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HELSINKI

27/10/21 Giorno 1, partenza e arrivo

Oggi vi parlerò del mio viaggio a Helsinki, il primo di cui vi parlo è anche l’ultimo che ho fatto. Helsinki è una città meravigliosa, è abbracciata dal mar Baltico sul golfo che separa Finlandia e Russia. Ma prima di parlare del mio viaggio è bene inserire un po’ di contesto.
La Finlandia è un paese tutto sommato giovane, o perlomeno è indipendente da poco tempo, prima sotto il regno svedese e dopo sotto il governo russo, in entrambi i governi, era un granducato autonomo. Dopo il dominio russo la Finlandia divenne una nazione totalmente autonoma e nel 1998 divenne parte dell’Unione europea e dell'eurozona adottando come valuta l’euro.


Ora tornando al viaggio vi racconto:
Partendo dal fatto che quest’anno è stato un anno un po’ diverso dagli altri per via del COVID-19, io munito di certificato vaccinale ho prenotato il viaggio, 5 giorni di cui 3 pieni in Finlandia, precisamente a Helsinki. Perché solo 3 giorni? Molto semplice, 3 giorni sono il tempo necessario per vedere tutto ciò che c’è da vedere a Helsinki, o almeno le cose più importanti. Sono andato a visitare la Finlandia da solo per cui vi dirò le mie impressioni personali. Data la situazione COVID il viaggio e il soggiorno sono stati un po’ diversi rispetto a tutti i viaggi che ho fatto, ma le restrizioni in atto sono molto più leggere rispetto all’Italia, la mascherina non è obbligatoria né al chiuso né all’aperto, il tutto è a discrezione del singolo o della società che c’è all’interno dell’edificio, ad esempio nei musei è obbligatoria, nei bar e ristoranti no. Ma tralasciando il fatto delle restrizioni torniamo al viaggio, altrimenti divago troppo.
Dopo aver prenotato con un paio di mesi di anticipo, precisamente ai primi di settembre, volo e hotel, mi sono assicurato un buon prezzo, 240€ io volo andata e ritorno non-stop e 260€ le 4 notti in hotel con cancellazione gratuita. Ho viaggiato con Finnair, che raccomando a chiunque voglia recarsi in Finlandia, personale gentile e disponibile, il volo è stato piacevole e del tutto puntuale sia all’andata che al ritorno. Ho soggiornato all’hotel Finn, un 2 stelle in centro ad Helsinki, pulito e il personale molto gentile e sempre disponibile per qualsiasi domanda e consigli su dove mangiare, la camera era piccola ma confortevole, pulita e più che sufficiente per una persona.
Il 27/10 mi sono recato all’aeroporto di Milano Malpensa per fare il check-in del bagaglio in stiva poiché avevo già fatto il check-in online per il mio posto, avevo biglietto elettronico quindi ho fatto a meno di quello cartaceo. Dopo il check-in e il controllo del certificato vaccinale (green pass) sono andato ai gate e mi sono imbarcato sull'aereo, era un Embraer 190, con configurazione dei sedili 2 per 2, ovvero due a destra e due a sinistra, 3 ore di volo ed ero a Helsinki. Arrivai alle 3:05 ora locale, mi diressi al ritiro bagagli e poi dritto al sotterraneo per prendere il treno.


Il biglietto costa 4,10€ viaggio singolo dalla zona C (aeroporto) alla zona A (Helsinki centro). Ci volle mezz’ora di viaggio per raggiungere la stazione centrale di Helsinki.
Una volta arrivato in centro mi diressi verso l’hotel che avevo prenotato, Hotel Finn, Kalevankatu 3/B. Il personale gentile, ho dato la mia carta d’identità, nel giro di due minuti mi ha fatto la chiave e mi ha spiegato dove fosse la camera. A ottobre viene buio presto, dopo essermi sistemato in hotel infatti guardai fuori dalla finestra ed era buio. Erano circa le sei del pomeriggio, fuori pioveva, preso l’ombrello andai a fare un giro in centro per iniziare la mia esplorazione, dopo aver fatto un giretto, entrai da Stockman, un Department Store, che da noi sarebbe in pratica un centro commerciale, con i vari negozi e un supermercato. È un po’ diverso da nostro concetto di centro commerciale, sono entrato da uno degli ingressi, e sono passato attraverso un negozio di elettronica, poi una scala che portava al piano superiore dove salendo si arriva a ad una sorta di marciapiede che circonda una piazza (ovviamente tutto al chiuso) con dei piccoli negozietti che vendevano prodotti di bellezza, igiene personale ecc. mentre ai piani superiori c’era il reparto vestiti, uomo ad un piano e donna ad un altro, non erano negozi, ma un piano che fungeva da negozio unico. Al piano sotterraneo si trovano ristoranti, bar e il supermercato. Come prima cosa diedi un'occhiata al supermercato, non tanto diversi

dai nostri che troviamo in Italia tranne che vendono diversi prodotti che qui non abbiamo e viceversa, il reparto gastronomia aveva anche la parte ristorante, con i vari menu del giorno, anche se non tutto era cucina finlandese, non avevo tanta fame, così feci un giro per vedere se c’era qualcosa che volevo comprare, capitai per caso nel reparto pasta, vidi oltre alla Barilla anche un paio di marche Italiane come la Rummo, non che la Barilla non sia italiana, ma ad esempio la Rummo era nella confezione originale scritta in italiano, esportata direttamente in Finlandia e pubblicizzata sui mezzi pubblici.

Dopo aver fatto il giro al supermercato, decido di mangiare qualcosa, ma come detto prima, non avevo molta fame quindi rinuncio alla cucina tipica e vado a mangiare un Hamburger, al BBQ Royale al pianto interrato dello Stockmann. Sono entrato nel ristorante, ho chiesto un tavolo e mi è stato detto di sedermi dove volevo, dopo essermi seduto mi hanno portato una caraffa piena di acqua insieme al menù. Cosa importante da notare è che ho notato in tutti i ristoranti a Helsinki, che l’acqua viene sempre portata al tavolo in una caraffa ed è gratuita, se invece si vuole l’acqua imbottigliata si paga. Nel menù ho scelto un hamburger classico, con bacon e cheddar, mi hanno chiesto la cottura dell’hamburger, cosa che in Italia non mi è mai capitata, ho scelto come cottura medium-row ovvero medio-sangue, come piace a me. L’hamburger era grande, molto simile a quelli che vengono serviti negli Stati Uniti.

La cottura era perfetta e il saporesquisito, nulla da invidiare ad altri posti nel mondo, la carne si sentiva che era di qualità, del resto non era un fast food, ma un ristorante (ravintola in finlandese). Il personale era cordiale è disponibile, ho chiesto qualche informazione su dove trovare qualche specialità e come si dicesse ciao in finlandese (moi, per la cronica). In tutto ho speso 13€, ho bevuto solo acqua, il prezzo non è per nulla alto rispetto al costo della vita nella capitale finlandese, ma anche in Italia il prezzo sarebbe giusto, del resto anche in alcuni ristoranti Steakhouse in Italia i prezzi sono simili. Prima di andare ho chiesto dove poter trovare la Karjalanpiirakka ovvero la crostata della Carelia, lo so il nome è complicato, ma alla fine ho imparato a pronunciarlo correttamente e con disinvoltura dopo aver fatto un paio di figuracce per la mia pessima pronuncia, ma non sono come in alcuni paesi che ti insultano se sbagli la pronuncia. Mi disse che la potevo trovare al supermercato, di solito si mangia a colazione quindi la presi per il mattino dopo, avevo voglia di assaggiarla, ma aspettai, feci un altro giro nel supermercato e poi tornai in hotel. Il prezzo della Karjalanpiirakka era di un euro e mezzo, le dimensioni sono simili a una brioche del bar, comunque vi lascio qui sotto una foto.

Bene siamo giunti alla fine del primo post, volete sapere com’era la Karjalanpiirakka? Beh ve lo dirò nel prossimo post, un saluto.